lunedì 23 agosto 2010

Progetto Marinella, stop del ministero

Fonte: L'Avvenire, 21/8/2010

Dal nostro inviato alla Spezia Paolo Viana

La soprintendenza archeologica ligure ferma il nuovo porto: «Zona a rischio, prima i carotaggi»


I l sospetto è che sotto terra, proprio dove dovrebbe sorgere il nuovo porto di Fiumaretta, siano custoditi i resti dell’antico porto di Luni.

Disco rosso, quindi, del Ministero per i beni e le attività culturali al progetto Marinella: con una lettera indirizzata a tutte le istituzioni coinvolte nell’operazione, la Soprintendenza per i beni archeologici della Liguria ha ribadito, all’indomani dell’approvazione della variante al piano per il Parco di Montemarcello-Magra in Consiglio Regionale, che prima di scavare per costruire il nuovo polo nautico spezzino, si effettuino tutte le indagini necessarie. Una missiva dura, quella firmata dal Soprintendente Filippo Maria Gambari e dal dirigente Lucia Gervasini, che non blocca il progetto ma potrebbe rallentarlo proprio mentre non accennano a placarsi le polemiche politiche.

Nei giorni scorsi, la Lega ha attaccato gli ambientalisti accusandoli di difendere 'il degrado galoppante, il paese spopolato, il deserto invernale' e 'l’erosione della costa' (aggravata da una libecciata a Ferragosto); Legambiente ha ribattuto punto su punto, mettendo alla berlina le divisioni interne al Carroccio ligure. Nel dibattito si sono inserite la Cisl e Confartigianato, entrambe a favore del progetto, che prevede il recupero dei 430 ettari della tenuta Marinella e la costruzione di un nuovo porto sulle due sponde del fiume Magra, nei territori di Ameglia e Sarzana.


Quest’area, secondo la Soprintendenza, è, nella sua totalità, ad 'alto rischio archeologico' perché 'connessa alla presenza di insediamenti antichi'. Ignorato dalla Conferenza dei servizi preliminare, cui fa sapere di non essere stato neppure invitato, il Soprintendente Gambari nella sua lettera rammenta di aver già espresso ben tre pareri sul progetto, nel ’98, nel 2001 e nel 2003, sottolineandone i punti critici. 'Tenuto conto ­scrive - che una fase di indagine strumentale preliminare era già stata avviata in accordo con questa Soprintendenza, si ritiene assolutamente indispensabile completare, nell’ambito della variante al Piano del Parco, il progetto di indagine delle aree interessate e di quelle limitrofe, estendendola poi alle restanti zone previste nel Progetto Unitario Marinella-Fiumaretta'.

Insomma, prima di arrivare non tanto ai lavori quanto a un progetto preliminare dovranno essere effettuati carotaggi, prospezioni e sondaggi archeologici adeguati.

La lettera contiene una chiosa che non sembra casuale: 'le indagini ­sottolinea il soprintendente - dovranno essere condotte sotto la direzione tecnico­scientifica della scrivente Soprintendenza, da ditte dotate dei necessari requisiti di specializzazione e con metodologia scientifica' e queste verifiche dovranno essere approfondite in caso di 'rinvenimenti di particolare interesse ed entità'. Il ministero, insomma, mette le mani avanti, come se fosse certo dell’esistenza di reperti da difendere nell’area che sarà interessata dai lavori di scavo e costruzione, e, ad ogni buon conto, Gambari conclude la sua missiva chiedendo agli enti impegnati nel progetto 'tutta la documentazione' necessaria ad avere 'un panorama completo degli interventi ad oggi eseguiti' e annunciando, sulla base delle indagini e delle valutazioni che le seguiranno, un nuovo parere della Soprintendenza sul progetto preliminare.

Nessun commento:

Posta un commento