"Abbiamo letto le dichiarazioni rese da Roberto Galli, Consigliere comunale sarzanese della Lega nord, circa le posizioni degli ambientalisti su Marinella - affermano il presidente di Legambiente Liguria Stefano Sarti e il presidente del Circolo “Valdimagra” Alessandro Poletti - sia in relazione all’omonimo progetto che alla situazione delle spiagge.
Rileviamo nelle dichiarazioni di Galli delle inesattezze circa la nostra posizione che ci sentiamo di dovere correggere".
Ecco le precisazioni di Legambiente.
"In primo luogo - sottolineano i due attivisti - il suddetto sbaglia nel definirci “tout court” contro il progetto, riguardo al quale siamo molto critici, ma soprattutto in relazione alla forte cementificazione che si prevede su Ameglia, mentre nella parte del Comune di Sarzana, che a Lui preme in quanto Consigliere Comunale dello stesso, abbiamo sempre detto di ravvisare criticità molto minori; d’altronde analoghe criticità su tutto il Progetto le ha ravvisate anche il Gruppo Consiliare del Partito di Galli in Regione, cioè la Lega Nord, visto che in occasione del voto della Variante Normativa al Piano di Parco finalizzata al Progetto Marinella del 3 Agosto scorso non ha votato a favore come il Gruppo del PDL, bensì si è astenuto".
"In secondo luogo - proseguono Poletti e Sarti - è inesatto anche dire che gli ambientalisti volessero far invadere la Piana di Marinella dal mare e fossero contrari a progetti di salvaguardia della spiaggia: anzi, già 15 anni fa chiedemmo un intervento di ripascimento con sola sabbia del costo di 60 miliardi di vecchie lire, mentre il Comune di Sarzana preferì, con la benedizione anche dei balneatori, categoria di cui il Galli fa parte, ripiegare sul Progetto Aminti , del valore allora di 3 miliardi di lire, a base di massi ciclopici, i cui pessimi risultati sono oggi sotto gli occhi di tutti".
"Infine - concludono i due - alcune parole sulla proposta di campo da golf. La Piana di Marinella è un Sito d’interesse comunitario (SIC), il quale tutela specie animali e vegetali a rischio, le quali con lo sconvolgimento provocato da un “green” per il golf sparirebbero, inoltre la falda nella piana di Marinella è affiorante, altro elemento ostativo alla realizzazione di una simile struttura: sia da un punto di vista ecologico che da un punto di vista idrogeologico il golf rappresenterebbe un disastro ambientale".
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